lunedì 11 giugno 2012

DARWIN. OVVERO LA NON EVOLUZIONE DEL FUMETTO POPOLARE ITALIANO.

Quello che dovevo dire su Darwin l'ho scritto su Mangaforever. Volevo solo aggiungere, se non si fosse capito sufficientemente dalla rece, che personalmente ci sono rimasto davvero male, perché i Romanzi Bonelli finora erano stati davvero tutti bellissimi. Peccato.

giovedì 13 ottobre 2011

FILOSOFIA (SPICCIOLA) DELL'HYPE



La gratificazione e la soddisfazione che riesce a darti un trailer di un film in arrivo é indescrivibile.
Personalmente ne faccio incetta in maniera piú o meno scriteriata; d'altro canto viviamo un mondo precipitoso dove ci siamo trasformati fisiologicamente in animaletti perennemente affamati che trangugiano di tutto, continuamente.
Se penso al mio mondo, le mie passioni, la mia weltanschauung, il mio utilizzo dello spazio e del tempo, fino a qualche anno fa, quasi non mi riconosco. Sono un altro.
Una manciata di fumetti, qualche libro, riviste basilari (non piú di dieci), un paio di videogiochi imprescindibili.
Ora di fumetti ne compro a centinaia. E le altee migliaia che "mancano" li scarico spudoratamente. Ma ne leggo sempre una quindicina al mese, come prima.
Di libri ne compro come prima ma ora scarico le anteprime per iPad da iBooks (a proposito: era ora, eh!?)oppure(sempre scrupolosammente, per caritá) li scarico direttamente interi. Ma sempre quelli che leggevo prima leggo adesso.
Le riviste basilari sono sempre quelle di prima (in primis Internazionale), ma ora ce ne sono mille di piú, sul cinema, la letteratura, i fumetti, la fotografia, le arti, la politica, i videogiochi, le tecnologie, le scienze, le curiositá... e le altre mille... si, mi scarico pure quelle.
Prima un videogioco lo compravo dopo averci sbavato un po' leggendone sulla rivista preferita. Ora, tra PS3/360/Wii/iPad... scarico continiamente demo su demo e mi bastano (e avanzano) questi.
Risultato: ultimo gioco davvero finito, credo, Unchated 2... Se si considera che tra un mese esce il terzo episodio allora...

Troppe cose da fare e cosí poco tempo...
Ma questo non è un post di riflessione sulle piccole/grandi cose della vita, ne un grido disperato, ne una sorta di corso accelerato di qualunquismo applicato.
No.

In realtà mi sono messo a scrivere 'ste righe perché ho visto questo. E questo.
E ho sbavato. Parecchio.

Hype irrefrenabile, soprattutto per il film su Poe.
Pensa tu, eh?

martedì 11 ottobre 2011

SULLE BELLE TESTE CHE PROPRIO NON RIUSCIAMO A TENERE



Stefano Gualeni, è evidente, ha un gran bel cervello.
E' fondamentalmente un game designer e, visto il lavoro che si è scelto, la sua brillante e innovativa apertura mentale e l'essere italiano ha pensato bene di emigrare.
Infatti, il suo gioco per PC Tony Tough fu pubblicato dall'americana Got Game Entertainment.

Appunto.

Tra poco uscirà il nuovo gioco ideato da Gualeni per iPad, Gua-Le-Ni, un titolo che se andrete a vedere il trailer di presentazione vi apparirà improvvisamente comprensibile (e vi farà capire che non si tratta certo di un caso di presuntuoso egotismo, tutt'altro).

Le meccaniche del gioco sembrano interessanti e certamente lo è il concept, ai limiti del geniale.
Roba di un italiano.
Che venderanno gli americani.

lunedì 10 ottobre 2011

SU UN ROMANO MASCHERATO DI FINE OTTOCENTO E UN COMMENTO LUSINGHIERO




Sabato è uscito il numero 1 di Shanghai Devil, ultima fatica di Gianfranco Manfredi e sequel di Volto Nascosto.
Giustappunto stamattina è stata pubblicata la mia recensione del fumetto su mangaforever, recensione entusiasta (come si può evincere anche senza leggerla e saltando direttamente al voto, un 9 pieno).

Manfredi si conferma autore completo, di grande complessità ed ineguagliabile capacità immersiva nello scenario scelto di volta in volta (in questo caso la Cina tra fine Ottocento ed inizio Novecento, durante il periodo della Rivolta dei Boxers).
Ci piace, ci piace molto. Già non vedo l'ora che esca il secondo numero...

Come tra l'altro ci piace un commento di Luca Boschi ad un mio articolo che potete trovare qui.
Per chi non lo sapesse Boschi è un importante critico e studioso del fumetto (specializzato sul fumetto Disney) che collabora (anche) con Il Sole 24 Ore e recentemente ha scritto un gustoso articolo per la bella rivista digitale (concepita appositamente per iPad) La Vita Nova del quotidiano di Confindustria dove affronta diversi argomenti molto interessanti.
Senza che mi inoltro troppo (di nuovo, visto che potete leggere il mio articolo in questione qui) sulle tematiche dello scritto del Boschi e sulla rivista di cui sopra in generale, chiudo solo ammettendo che la citazione di un personaggio come Boschi mi ha fatto molto piacere, nonostante il copia/incolla abbastanza spudorato...

E poi, a proposito di cose che mi piacciono, credo di non aver mai parlato di uno dei siti più interessanti a livello contenutistico che si possano trovare in giro per la rete.
Il sito si chiama mattscape e non è nient'altro che il blog di un personaggio noto agli appassionati di videogiochi (e forse anche a quelli di cinema, visti i suoi articoli per il mensile I Duellanti): Matteo Bittanti.

Il Bittanti, che ora è un ricercatore universitario di un certo livello (visto che collabora con l'università di Stanford ed infatti vive negli Stati Uniti) divenne un mito per molti di noi (oggi trentacinquenni/quarantenni) grazie ai suoi fantastici commenti/riflessioni/perle di saggezza sul meraviglioso Zzap! (e se non sapete di cosa sto parlando vi prego di non seguire mai più il mio blog, grazie), dove era noto con la sigla MBF (che si scoprì poi essere l'acronimo di "Matteo Bittanti il Filosofo").

Il suo sito è una continua fonte di meraviglie ed articoli illuminanti, dove il Nostro parla di tutto, in primis tecnologie e videogiochi, ma anche cinema o telefilm, e sempre con uno sguardo "filosofico", cercando di contestualizzare, a livello sociale, politico, antropologico e così via gli argomenti trattati.
Per capire meglio di cosa sto parlando vi consiglio di dargli un'occhiata, magari cominciando da un articolo paradigmatico come questo.
Bittanti collabora comunque anche con Wired, perciò vi può capitare di leggere i suoi pezzi anche in altri contesti.

lunedì 2 maggio 2011

HANNO AMMAZZATO BIN LADEN



Ma Bush sembrerebbe essere ancora vivo.

giovedì 28 aprile 2011

PORELLO...




Esce in Italia Open, la biografia di Andre Agassi che è stata tanto apprezzata (non solo dal pubblico) nei Paesi che l'hanno pubblicata finora.
A leggere questo stralcio che propone Repubblica si capisce anche il perché.
Sembra interessante.

E poi cita i fumetti...

martedì 26 aprile 2011

IL FIGLIO DI UN GENIO NON PUO' NON ESSERE UN GENIO




Quando Vale mi regalò Il Manuale per Sopravvivere agli Zombie di Max Brooks ricordo benissimo la sensazione di assoluta felicitá che mi attanagliò.
Brooks e Zombie sulla copertina dello stesso libro edito addirittura da Einaudi sommati alla sorpresa generata dal trovarmi un qualcosa di cui non sapevo sorprendentemente l'esistenza era sinceramente troppo anche per me...
Divorai il libro e me lo godei fino all'ultima pagina: è stato probabilmente il testo che ho più propagandato nella mia vita, tant'è che col tempo ho scoperto, non senza un po' di meraviglia, che molte persone da me lontanissime (se non addirittura a me ignote) lo avevano comprato su mio indiretto suggerimento (ah, il potere del passaparola...).

Max Brooks è il figlio di Mel, il regista.
E' un esperto di zombie e con i suoi libri sull'argomento ha avuto molto successo in tutto il mondo.
E questi libri (tra cui il Manuale di cui sopra è l'esempio più famoso), scritti in modo godibile e leggibile, sono originalissimi perché impostati come veri e propri testi scientifici: dei manuali, appunto, che danno per scontata l'esistenza dei morti viventi e ne raccontano le cause e le origini, aiutano a sopravvivere ad eventuali attacchi, ne raccontano le testimonianze (??!!?) storiche, andando a studiare anche reperti di passati remoti che ne provano l'esistenza.
Cercando materiale per un articolo che stavo scrivendo stanotte per Mangaforever (a proposito, era sul primo romanzo di prossima uscita ambientato nel mondo di The Walking Dead...), sono incappato su questa breve intervista al suddetto Brooks.
Io non so che ne pensate, ma secondo me quest'uomo è un genio.
Come il padre.